L’importanza della conversione!
La conversione è un processo di trasformazione del cuore e della mente che conduce alla salvezza eterna della nostra anima, passando da una condizione di vita vissuta nella malvagità ad una vita nuova vissuta nel rispetto del Signore Dio nostro e della sua volontà.
Questa nostra malvagità non deve essere intesa soltanto come azioni di cattiveria o di prepotenza nei confronti del prossimo, perché per il Signore la nostra malvagità consiste già nell’adorare per esempio un idolo al posto di Dio, con tanto di armonia e allegrezza tra di noi.
Questo lo si capisce dalle seguenti parole di Dio per mezzo del profeta Geremia:
(Allora pronuncerò i miei giudizi contro di loro, per tutta la loro malvagità, poiché hanno abbandonato me e hanno sacrificato ad altri dèi e adorato idoli fatti con le proprie mani.) Geremia 1,16
Questo cambiamento di vita non è soltanto l’eventuale passaggio da una religione ad un’altra, perché un uomo potrebbe non appartenere al cristianesimo ma fare la volontà di Dio ancora meglio di chi è stato battezzato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per come il Signore Gesù ci ha comandato, ma è il costante impegno nel praticare la giustizia di Dio, osservando i comandamenti di Dio Padre e del suo Figlio Gesù Cristo, costituito da Dio “Signore” per noi, in modo da separare gli uomini giusti dai malvagi, cioè coloro che non obbediscono alla sua volontà, facendosi nemici di Dio per la loro sventura.
Riguardo alla signoria di Gesù, all’importanza della conversione al cristianesimo e al battesimo nel nome del Signore è utile leggere la seguente testimonianza del Vangelo:
(Questo Gesù, Dio lo ha risuscitato e noi tutti ne siamo testimoni. Innalzato dunque alla destra di Dio e dopo aver ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, lo ha effuso, come voi stessi potete vedere e udire. Davide infatti non salì al cielo; tuttavia egli dice: Disse il Signore al mio Signore: siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi. Sappia dunque con certezza tutta la casa d’Israele che Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso». All’udire queste cose si sentirono trafiggere il cuore e dissero a Pietro e agli altri apostoli: «Che cosa dobbiamo fare, fratelli?». E Pietro disse loro: «Convertitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per il perdono dei vostri peccati, e riceverete il dono dello Spirito Santo.) Atti degli Apostoli 2,32
Questo cambiamento di vita non è soltanto l’eventuale passaggio da una religione ad un’altra, perché un uomo potrebbe non appartenere al cristianesimo ma fare la volontà di Dio ancora meglio di chi è stato battezzato nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, per come il Signore Gesù ci ha comandato, ma è il costante impegno nel praticare la giustizia di Dio, osservando i comandamenti di Dio Padre e del suo Figlio Gesù Cristo.
L’appartenenza al cristianesimo dovrebbe essere una realtà di tutti gli abitanti della terra, perché se crediamo nella divina manifestazione del Figlio di Dio sulla terra e nella pura verità da Lui rivelata con il Sacro Vangelo, riguardante il Regno di Dio, la potenza di Satana ecc., allora dovrebbe essere normale accettare di appartenere al cristianesimo, obbedendo alla volontà di Dio per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo, avendoci dato dopo la sua risurrezione il seguente comando a scopo salvezza eterna dell’anima:
(Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato.) Marco 16,14
Un’altra testimonianza del Vangelo che ci conferma questa volontà del Figlio di Dio è la seguente:
(Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».) Matteo 28,16
L’appartenenza quindi al cristianesimo a scopo salvezza eterna dell’anima non deve essere soltanto formale, ma per come possiamo capire dalle due citazioni appena riportate, occorre credere in Dio e fare la volontà di colui per mezzo del quale ci ritroviamo a vivere in questo mondo, nel bene o nel male, nella speranza o meglio certezza di poter vivere eternamente in una condizione di vita molto migliore di quella attuale, dopo esserci sottomessi alla sovranità del nostro Dio Creatore.
Nel corso dei secoli il Signore ci ha sempre chiamato alla conversione per mezzo dei suoi profeti, nella speranza di poter donare la vita eterna a tutti coloro che avrebbero riconosciuto nella loro predicazione il manifestarsi della volontà di Dio, per la salvezza di chi credendo in Lui e alle parole profetiche dei suoi servi obbedisce sottomettendosi al volere di Dio.
Una citazione della Sacra Bibbia risalente al periodo dell’Antico Testamento dalla quale capiamo che la salvezza eterna dell’anima dipende dalla conversione è la seguente:
(Poiché così dice il Signore Dio, il Santo d’Israele: «Nella conversione e nella calma sta la vostra salvezza, nell’abbandono confidente sta la vostra forza».) Isaia 30,15
Uno dei richiami alla conversione da parte di uno dei profeti del Signore è riportato nella seguente citazione del profeta Ezechiele, risalente a circa sei secoli prima della nascita di Gesù:
(Perciò io giudicherò ognuno di voi secondo la sua condotta, o casa d’Israele. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e desistete da tutte le vostre iniquità, e l’iniquità non sarà più causa della vostra rovina. Liberatevi da tutte le iniquità commesse e formatevi un cuore nuovo e uno spirito nuovo. Perché volete morire, o casa d’Israele? Io non godo della morte di chi muore. Oracolo del Signore Dio. Convertitevi e vivrete.) Ezechiele 18,30
La Parola di Dio sopra riportata ci fa capire che se un uomo s’impegna a trasformare il proprio cuore rinnovando anche il suo spirito non andrà incontro alla rovina, intesa come condanna eterna dell’anima nel giorno del giudizio. Infatti le ultime parole di Dio sono (Convertitevi e vivrete).
Un’altro richiamo alla conversione lo abbiamo ricevuto al tempo del Signore Gesù per mezzo del suo profeta Giovanni il Battista, il quale non soltanto spronava il popolo a convertirsi predicando, ma praticava anche un rito di purificazione in acqua, come azione visibile d’esorcismo che doveva aiutare i peccatori a liberarsi dalla presenza dello Spirito maligno che viveva in loro e che li induceva a compiere il male.
La citazione di riferimento al Sacro Vangelo è la seguente:
(In quei giorni venne Giovanni il Battista e predicava nel deserto della Giudea dicendo: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino!». Egli infatti è colui del quale aveva parlato il profeta Isaia quando disse: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!) Matteo 3,1
Il successivo richiamo alla conversione lo abbiamo ricevuto direttamente dal Figlio di Dio, Gesù, il quale ha anche fatto un’affermazione che nessun profeta aveva mai fatto, dicendo (Il tempo è compiuto), come se il giudizio di Dio fosse imminente o quasi.
La citazione del Vangelo è la seguente:
(Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».) Marco 1,14
Il Signore pretende da noi uomini un processo di conversione che sia perseverante nel tempo, fino all’ultimo giorno della nostra esistenza in vita sulla terra, manifestando di continuo il nostro amore per il prossimo e per il nostro Dio, osservando sempre i suoi comandamenti.
Le parole di Gesù riportate nel Sacro Vangelo sono le seguenti:
(Sorgeranno molti falsi profeti e inganneranno molti; per il dilagare dell’iniquità, si raffredderà l’amore di molti. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.) Matteo 24,13
Se il Signore Gesù pretende la nostra perseveranza nel fare la volontà di Dio, avendo accettato la sua dottrina, come potranno salvarsi coloro che non l’accettano e non la mettono in pratica?
Questo processo di conversione, come trasformazione del nostro cuore e del nostro spirito, consiste nel passaggio dalla schiavitù del diavolo che ci tiene prigionieri non permettendoci di fare la volontà di Dio, alla libertà dei figli di Dio, per come il Signore Gesù ci ha fatto capire con le sue seguenti parole:
(Gesù allora disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi».) Giovanni 8,31
Per il Signore conoscere la verità significa conoscere Dio e la sua volontà e se lo Spirito di verità che vive in Gesù e che è Dio stesso ci farà liberi, allora convertendoci questa nostra libertà durerà in eterno.